critica

Guardando le opere della pittrice-scultrice Nora Berg sorprende, al primo impatto, un apparente contrasto tra l’espressione pittorica e quella scultorea: delicata, gentile, sognante la prima e vigorosa, piena d’impeto, prorompente la seconda. Ma, ad un più attento esame e nell’analisi indagatrice dell’intuitività e della manifestazione dell’Autrice nel contesto della sua produzione artistica, si giunge alla scoperta di un comune denominatore, di un’unica sorgente d’impulsi, germinanti moventi d’un istintivismo creativo. Nelle Arti che coltiva la Berg trasfonde il suo dinamismo e realizza la sua squisita vocazione artistica, acquietando forze accese da fermenti spirituali ed estetici.

Pittrice scultrice molto preparata impronta le sue opere verso forme realistiche cui conferisce la sua impronta personale. I suoi volti dall’espressione dolce e sognante evocano ancestrali favole perse ormai nel vortice del tempo e per questo riescono più care agli occhi e al cuore di chi li ammira. La Berg ha un animo sensibile ed emotivo che traspare dalle sue opere sia scultoree che pittoriche anche se, a volte cerca di mascherare i suoi sentimenti e vorrebbe dare di sé un’altra versione, quasi per farsi scudo contro l’intemperanza e la indifferenza di cui spesso è permeato il mondo. Tutte le sue opere sono trattate con lo stesso amore e la stessa cura e pertanto risultano armoniose sia nella forma che nella tematica e impostazione stilistica.

Nora Berg intraprende, fin da bambina, un cammino articolato e appassionato di ricerca artistica che la conduce a sperimentare le diverse tecniche della ceramica, della scultura e della pittura. Numerose esposizioni e premiazioni scandiscono le tappe del suo percorso creativo, così come l’impegno nell’insegnamento delle discipline artistiche. Un’energia che di volta in volta incontra la materia più consona per esprimersi, senza mai far prevalere il virtuosismo tecnico sull’intuizione pura. L’acquarello rappresenta uno dei mezzi espressivi più consoni alla sua sensibilità. Acquarelli i cui effetti di controluce e le rarefatte trasparenze ci offrono una vibrazione cromatica estremamente complessa e raffinata e che traduce, con il linguaggio dell’acqua, una visione del mondo naturale che ci spinge oltre i confini del percepibile.