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La Berg ci ha mostrato opere, formelle, bronzi, ceramiche, in cui vibra l’essenza lirica propria della donna: interessante e suggestiva, rappresenta il mondo dell’amore, con figure perfette nella loro dualità forma-espressione. Rivelando una edonistica padronanza di stile riflette, nella totalità del suo fare, effetti, illusioni e piacevoli germinazioni di luce nel volume delicato e fantasioso. Più vicina a Messina, a Greco, a Rosso, ha elaborato una poetica personale di rara efficacia. L’acquarellista non è da meno: il suo florilegio vive di musicalità, di ritmo, di colori tenui e sensibili, in una pittura tradizionalmente affascinante dove nulla va perduto, neppure il biancore del cartoncino dipinto. La favola e il sogno delle composizioni floreali e dei visi, in una maniera tersa e ritmata, sono l’umana realtà di una rtista, splendida senza presiosismi. (R. Tomasina)